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dal lunedi' al venerdi' Orari: 10.00 /13.00 - 16.30/19.30

Teatro Sannazaro

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DAL 4 DICEMBRE 2025

SALOTTO PAOLANTONI

uno spettacolo di e con Francesco Paolantoni

Produzione Arteteca – Tradizione e Turismo Centro di Produzione Teatrale – Teatro Sannazaro 

Salotto Paolantoni è uno spettacolo appunto “salottiero” il pubblico è invitato a partecipare alle varie tematiche che si sviluppano, ovviamente tutto in chiave comica e con un’attenzione particolare al pubblico di bambini. Favole, racconti, sketch e improvvisazioni varie riempiranno un ‘ora e trenta di show.

8/9 DICEMBRE 2025
MAVI
€ 22.00/ € 17.00

GIOVEDI' 11 DICEMBRE 2025
OPERA BUFFA

Elio, voce recitante e canto

Scilla Cristiano, soprano

Gabriele Bellu, violino

Luigi Puxeddu, violoncello

Andrea Dindo, pianoforte

Musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Giochino Rossini, Jacques Offenbach

DAL 18 DICEMBRE 2025

CAFE’ CHANTANT MY WORLD

uno spettacolo di e con Lara Sansone

Musiche Ettore Gatta

Coreografie Alessandro di Napoli

Orchestra e Balletto del Cafè Chantant

Produzione Tradizione e Turismo Centro di Produzione Teatrale – Teatro Sannazaro

Trent’anni di questa formula unica nel suo genere. Uno spettacolo che è diventato un cult delle feste e non solo. Coinvolgente, colorato, ricco, esuberante… semplicemente Cafe’ Chantant! La sua nuova veste dal titolo My World con oltre duecento costumi sempre nuovi, luci e scenografie faranno da cornice ad una favola che promette leggerezza e coinvolgimento senza tempo. Lo spettacolo inizia non appena si arriva nel teatro adibito come sempre a sala da caffè concerto dove gli artisti immergono gli ospiti in un’atmosfera surreale e magica, inclusiva e ironica. Il nostro teatro diventerà ancora una volta il luogo dove tutto è possibile. Attori, cantanti, ballerini, musicisti, comici risveglieranno la vostra voglia di vita, la gioia, l’allegria. Benvenuti alla nostra festa! Benvenuti nel nostro scintillante mondo!

GIOVEDI' 15 GENNAIO 2026

Vincenzo Maltempo, pianoforte

Robert Schumann – Widmung, da “Myrthen” op. 25 n. 1 (trascrizione per pianoforte di Sergio Fiorentino); Grande Sonate op. 14 (Sonata n. 3, deuxième édition, 1853)

Johannes Brahms – 6 Klavierstücke op. 118, Passacaglia, quarto movimento della Sinfonia n. 4 op. 98 (trascrizione per pianoforte solo di Vincenzo Maltempo

DAL 17 GENNAIO 2026

SERATA D’ONORE
RACCONTAMI / UNA PASSEGGIATA DEVOTA

Messinscena di e con Isa Danieli

Produzione LAB 48

Isa Danieli, signora del teatro italiano, rende omaggio agli autori che hanno accompagnato il suo viaggio di donna e attrice, da Eduardo ai drammaturghi contemporanei, con una lettura intitolata Raccontami. Una passeggiata devota. Saranno “Parole avute in dono o solamente in prestito, per farle rimbalzare nel cuore e nella testa di chi ascolta. Dove fiorisce il ricordo prezioso di facce, suoni, lacrime e risate di una stagione amata in cui potersi riconoscere per sempre. Riconoscenza e gratitudine ad una officina che mi fece donna e attrice, che mi fu casa e giardino di sapienza e affetto, talvolta di amarezza. Giorni, mesi, anni di viaggi a piedi fermi o tra valigie e specchi in cui riconoscersi e tradirsi”.

GIOVEDI' 22 GENNAIO 2026
QUARTETTO NOUS

Sofia Manvati violino

Alberto Franchin violino

Sara Dambruoso viola

Riccardo Baldizzi violoncello

Dmitrij Šostakovič – Decimo Quartetto in la bemolle maggiore op. 118

Ludwig van Beethoven – Quartetto in si bemolle maggiore op. 130, Grande Fuga in si bemolle maggiore op. 133

DAL 23 GENNAIO 2026

BUIO
scritto e diretto da Filippo Gentile
con Ernesto Lama, Andrea Corallo, Savina Scaramuzzino
aiuto regia Giulia Bornacin
luci Peppe Montella
scene Andrea Nelson Cecchini
musiche Claudia Caprera
costumi Monica Rosini
produzione Enfiteatro – Michele Gentile

Cosa resta di noi quando i ricordi iniziano a svanire? Mario, un uomo che ha vissuto nell’ombra dell’egocentrismo, si ritrova a fare i conti con la perdita di memoria.
In un ultimo slancio di lucidità, registra su una cassetta la storia della sua vita, nella speranza di ricordare chi è stato e, forse, di diventare una persona migliore.

GIOVEDI' 29 GENNAIO 2026
LA MUSICA DEL CINEMA

Nuova Orchestra da Camera Ferruccio Busoni

Gianni Fassetta, fisarmonica

Lucio Degani, violino

Massimo Belli, direttore

MERCOLEDI' 4 FEBBRAIO 2026
L'ARCADIA SULPLACOSCENICO

Roberta Invernizzi, soprano

Ensemble Barocco di Napoli

Alessandro Scarlatti – Clori mia, Clori bella cantata per soprano, flauto dolce e basso continuo

Giovanni Battista Draghi detto Pergolesi –Sinfonia in fa maggiore per violoncello e basso continuo

Johann Adolf Hasse – Quel vago seno, cantata per soprano, flauto traversiere e basso continuo

Domenico Sarro – Se pur fosse il cor capace, cantata per soprano, flauto dolce e basso continuo

Leonardo Leo – Sonata II in re minore per flauto dolce e basso continuo

Alessandro Scarlatti – Ardo per te d’amore, cantata per soprano, flauto dolce e basso continuo

DAL 10 FEBBRAIO  2026

STREGHE DA MARCIAPIEDE

di Francesco Silvestri

uno spettacolo di Stefano Amatucci

con Gina Amarante, Luisa Amatucci, Miriam Candurro, Antonella Prisco, Peppe Romano

costumi Teresa Acone – scena Ciro Lima Inglese

musiche Valerio Virzo – disegno luci Tommaso Vitiello

assistente alla regia Francesco Effuso – organizzazione Tiziana Beato

grafica e visual marketing Michele Fierro

produzione LAB 48

Una black-commedy in cui quattro prostitute si trovano inquisite perchè accusate dell’omicidio di un giovane avvenuto nella loro casa. Durante l’interrogatorio emergeranno i sintomi di una loro natura stregonesca

È una black-comedy in cui quattro prostitute, si trovano inquisite perché accusate dell’omicidio di un giovane avvenuto nella loro casa. Il ragazzo, dalla presenza enigmatica, irrompe nelle loro esistenze come un’entità extra terreste, sconvolgendo l’equilibrio fragile delle quattro protagoniste.

Durante l’interrogatorio, le quattro donne adattano la verità ai propri interessi in un labirinto di ambiguità e mistero che agli occhi dell’ispettore, sono sintomi di una loro natura stregonesca.

Note di regia

Nella messa in scena ho eliminato fisicamente il personaggio del giovane misterioso dalla scena ma ho mantenuto la sua influenza e presenza attraverso i racconti delle quattro prostitute e dell’ispettore. Quest’ultimo, a differenza del testo originale in cui era solo evocato, l’ho reso un personaggio reale, coinvolto fin dall’inizio dall’ombra del sospetto che le quattro imputate nascondano una natura malefica. L’ambientazione, originariamente degli anni ’80, l’ho spostata negli anni 20 del secolo scorso, in una scenografia estremamente scarna ed evocativa, dando maggiore risalto ai costumi e al trucco, ispirandomi allo stile liberty di alcuni tra i più bei romanzi di Agata Christie.

GIOVEDI' 12 FEBBRAIO 2026

Andrea Lucchesini, pianoforte

Franz Schubert – 4 Improvvisi op. 90 D 899

Fryderyk Chopin – 24 Preludi op. 28

GIOVEDI' 26 FEBBRAIO 2026
TRIO KOBALT

Irenè Fiorito violino

Lorenzo Guida violoncello

Riccardo Ronda pianoforte

Franz Joseph Haydn – Trio in mi bemolle maggiore Hob. XV:29

Sergej Rachmaninov – Trio élégiaque n. 1 in sol minore op. post.

Dmitrij Šostakovič – Trio n. 2 in mi minore op. 6

DAL 27 FEBBRAIO 2026

Carlo Buccirosso

TITOLO DA DEFINIRE

Produzione Ag Spettacoli

Carlo Buccirosso torna al Sannazaro con un testo tutto nuovo con titolo da definire. Fedele al suo concetto di teatro che coinvolge spettatori di ogni età e ceto sociale, promette una comicità intelligente, che emozione e fa riflettere con la complicità di una compagnia di artisti di grande esperienza.

MERCOLEDI' 11 MARZO 2026

Domenico Nordio violino

Roberto Plano pianoforte

Johannes Brahms – Scherzo in do minore WoO 2 dalla Sonata F.A.E, Sonata n. 3 in re minore op. 108

Gabriel Fauré – Sonata n. 2 in mi minore op. 108

Leoš Janáček – Sonata n. 3

DAL 20 MARZO 2026

L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA / FIORI DI PALCO

da Luigi Pirandello e Viviani – Totò – Moscato

Regia Pierpaolo Sepe

con Benedetto Casillo

Produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Arteteca, Tradizione e Turismo Centro di Produzione Teatrale – Teatro Sannazaro

Pierpaolo Sepe mette in scena un premio Nobel e tre mostri sacri della scena teatrale, tutti e quattro figli dello stesso Sud, cesellatori ineguagliabili dei rispettivi dialetti, espressione dell’anima popolare. Benedetto Casillo, figlio genuino di Napoli, attore dalla lunga e intensa carriera si avvicina a questi straordinari autori con umiltà e rispetto, per assimilarne la linfa e restituirla poi in scena.

Un leggero alito napoletano lambisce il notturno paesaggio dell’Uomo dal fiore in bocca: l’accento del protagonista, qualche antico vocabolo viene proposto con affettuosa devozione per il dialetto. La scena rappresenta l’esterno di un caffè di una stazione ferroviaria, un binario l’attraversa in primo piano.

Attorno ad esso, gelido spettatore, dissertano di vita e di morte i due protagonisti dell’atto pirandelliano. Lo stesso binario indirizza le rappresentazioni degli altri autori. Un suonatore di sax fa da sottofondo musicale partecipando alla messinscena. L’unica certezza della vita è la morte; eppure, per l’uomo di oggi questo è l’ultimo dei pensieri. In questo mondo che freneticamente rimbalza da un’illusoria soddisfazione materiale all’altra, la morte è un fastidioso inconveniente, un seccante contrattempo, una inaspettata perdita di tempo. La morte ha perso la sua sacralità…che poi è la stessa sacralità della vita. Dove c’è vita, c’è inevitabilmente la morte. La vita scorre da sempre all’ombra della morte. E ciò non è affatto una considerazione negativa. Tutto sta nel decidere come scegliere di vivere il tempo che ci è stato assegnato.

DAL 23 MARZO 2026

 PIUMINO ROSA

Segreti e misteri di un latin lover – Rudy Valentino

di Roberto Russo
con Stefano Ariota
prodotto da Mudra -Arti dello Spettacolo 

Norman giovane ed intraprendente aspirante attore del cinema muto, s’innamora di un suo collega, poi amico e poi un enorme ossessione, Rodolfo bello, affascinate e determinato, ma anche un grande arrivista dannato. Rodolfo vive un rapporto amoroso molto difficile, privo di emotività e carisma, ma solo un interesse fisico ed economico. Questo provoca tra i due un enorme conflittualità di interesse. Norman è consapevole del suo orientamento sessuale, Rodolfo gli fa credere di esserlo, ma solo per scopi di interesse. Ma a Rodolfo piace tutta questa trasgressione che lo porterà a diventare il più desiderabile Latin Lover della storia del cinema muto. Rudy Valentino. Rudy ha sempre vissuto il suo rapporto con Norman molto platonico, che porta Norman ad un esaurimento e ad una consapevolezza, la sua passione non sarà mai ricambiata. Norman sa che Rudy avrà grande successo nel cinema perché si renderà conto che oltre alla sua bellezza, sa farlo bene. Rudy capisce che il suo successo è legato dal fatto che dovrà sembrare quello che non è, quindi sposarsi. Norman trova conforto tra i fantasmi dei suoi incubi, che al contrario di Rudy, riesce solo a portarlo all’estrema esasperazione. Norman ama Rudy ma è consapevole che Rudy non lo ama, e per questo Norman rinuncia alla carriera di attore e per stargli sempre vicino diventa il suo primo manager. Rudy diventerà un grande attore del cinema muto. Purtroppo avrà una carriera molto breve, morirà all’età di 28 anni. Norman dopo la morte di Rudy, lascia il ruolo di manager, e ritorna a fare l’attore ed avrà una intensa carriera.

GIOVEDI' 26 MARZO 2026

Integrale dei quartetti per archi di Franz Schubert (primo concerto)

Martin Fulda e Johanna Staemmler violini

Teresa Schwamm viola

Peter-Philipp Staemmler violoncello

Franz Schubert – Quartetto in sol minore D. 17; Quartetto in sol maggiore D. 887

GIOVEDI' 2 APRILE 2026
QUARTETTO GRIGOLTS

Ilya Gringolts violino

Anahit Kurtikyan violino

Silvia Simionescu viola

Lily Francis viola

Claudius Herrmann violoncello

Wolfgang Amadeus Mozart – Quintetto in re maggiore K. 593, Quintetto in do minore K. 406, Quintetto in mi bemolle maggiore K. 614

DAL 10 APRILE 2026

Lo Sposalizio

di Raffaele Viviani

Regia Lara Sansone

Produzione Tradizione e Turismo Centro di Produzione Teatrale

Quaranta anni or sono debuttò al teatro Sannazaro Lo Sposalizio di Raffaele Viviani per la regia di Gennaro Magliulo con Nino Taranto e Luisa Conte. Uno spettacolo importante, un testo impegnativo, malinconico, caustico, pieno di amara ironia e fiera umanità popolare. Ho sempre immaginato di mettere in scena quella Napoli, antica ma non perduta perché sono sicura che possa ancora parlare allo spettatore moderno. Parlare, emozionare e raccontare le nostre tradizioni la nostra cultura, la nostra storia. Nel centenario dalla nascita della fondatrice del nostro glorioso percorso artistico era doveroso per noi ricordarne l’impegno a sostegno del grande patrimonio teatrale partenopeo. Dopo Festa di Montevergine (oltre 10 anni di repliche, premio Flaiano alla migliore attrice protagonista) un nuovo lavoro di Raffaele Viviani che coinvolgerà un numero significativo di artisti del territorio in un allestimento personalissimo e arbitrario che è diventato il segno distintivo delle nostre produzioni.

GIOVEDI' 23 APRILE 2026
AFTERNOONS

Louis Sclavis, clarinetti

Vincent Courtois, violoncello

Michele Rabbia, percussioni

Federica Michisanti, contrabbasso

MERCOLEDI' 29 APRILE 2026
NO STRIGS

Miriam Jorde Hompanera oboe

Valerie Colen oboe

Marc Bonastre Riu oboe tenore barocco  

Giovanni Battista Graziadio fagotto

Philipp Lamprecht percussioni

Henry Purcell – Courtin Tune

Joseph Bodin de Boismortier – Sonata in la minore op. 34 n. 6

Georg Friedrich Händel – Concerto n. 4 in fa maggiore HWV 315

Johann Christian Schieferdecker – Concerto n. 8 in fa maggiore

Antonio Vivaldi – Concerto in sol minore RV 153

Reinhard Keiser – Ouverture a 4 in re maggiore

GIOVEDI' 30  APRILE 2025
GIORDANA ANGI
TEATRO SANNAZARO
€ 34.00

DAL 1 MAGGIO 2026

LA RAGIONE DEGLI ALTRI

Dalla vita, da una novella e dal dramma omonimo di Luigi Pirandello

Da Luigi Pirandello
Drammaturgia Linda Dalisi
Regia Alfonso Postiglione
Con Ettore Nigro, Anna Bocchino, Viola Forestiero, Monica Palomby
Assistente alla regia Giovanni Sbarra
Scene Sara Palmieri
Costumi Giovanna Napolitano
Produzione Piccola Città Teatro, Tradizione e Turismo – Centro di produzione teatrale – Teatro Sannazaro, Solares -Fondazione delle Arti
Con il sostegno di Progetto Confini Aperti Ats Creare Campania, Casa Fellini centro di residenza per il cinema, il teatro e l’arte circense di Gambettola (FC)

La ragione degli altri racconta la storia di Leonardo Arciani, scrittore e giornalista svogliato, sposato con la ricca Livia, in un matrimonio ormai privo di passione e senza figli. Leonardo riallaccia una breve relazione con Elena, sua vecchia fiamma in difficoltà economiche, e da questa relazione nasce una bambina. Quando Leonardo torna da Livia, lei accetta di riaccoglierlo a patto che lui porti con sé la figlia illegittima. È questo il primo testo in tre atti, scritto nel 1895 da Pirandello, che, ispirato a una storia familiare personale fatta di infedeltà paterna e figli illegittimi, influenzò negativamente il suo rapporto col padre. Inizialmente l’autore affrontò questa vicenda in una delle sue novelle, solo successivamente la trasformò in dramma. Autobiografia, narrazione, dramma e inscenazione, dunque. Una stessa vicenda che attraversa più quadri. O lo stesso quadro, come fosse una mise en abyme rappresentativa.  Nelle trame si intrecciano più fili tematici, quello dell’ossessione, dell’essere e diventare madri, dell’imperfezione della coppia, dell’ambiguità e della contraddizione del femminile, al punto da tradurre, alla luce della contemporaneità, la vicenda della figlia contesa come una sorta di maternità surrogata ante litteram. L’attività artistica di Luigi Pirandello fu un perenne laboratorio creativo dove la vita si trasformava in racconti, testi teatrali, rappresentazioni sceniche. Il celebre autore contribuì anche alla nascita e alla definizione della figura del regista e adottò scelte linguistiche innovative e sperimentali, diventando un modernista di rilievo nella letteratura e nel teatro della prima metà del Novecento.

DALL' 8 MAGGIO 2026

‘O CUNTO D’ ‘O STESSO CUNTO

di Peppe Barra

con Peppe Barra

con Lalla Esposito

produzione Ag Spettacoli

Peppe Barra ritorna al Sannazaro con uno spettacolo nuovo che celebra la sua straordinaria carriera. Poliedrico e irriverente erede di una tradizione antica che unisce alla capacità di parlare al suo pubblico con piglio contemporaneo. In scena con lui Lalla Esposito per sublimare in prosa e musica un gioco di rimandi e metafore dove nulla è mai casuale.

GIOVEDI' 14 MAGGIO 2026
QUARTETTO PROMETEO

Mirei Yamada violino

Aldo Campagnari violino

Danusha Waskiewicz viola

Francesco Dillon violoncello

Jean Sibelius – Quartetto in re minore op. 56 “Voces intimae”

Dmitrij Šostakovič – Quarto Quartetto in re maggiore op. 83

Suite da Folk Songs (omaggio a Luciano Berio)

DAL 22 MAGGIO 2026

2084 – L’ANNO IN CUI BRUCIAMMO CHROME
 

Un progetto di Marcello Cotugno e Nadia Carlomagno
Testo, regia, progettazione video e colonna sonora Marcello Cotugno
Con Francesco Maria Cordella, Nadia Carlomagno, Graziano Purgante, Sveva De Marinis, Arianna Cremona, Onorina Della Rocca, Paolo De Vita
Voci fuoricampo Lino Musella, Valentina Acca
Luci Pasquale Mari
Costumi Irma Ciaramella
Scene Assunta La Corte
Aiuto regia e collaborazione alla drammaturgia Marta Finocchiaro, Arianna Cremona
Progettazione grafica e  video Francesco Domenico D’auria Gennaro Monforte
Direttrice di scena Fiorentina Mercaldo
Assistenti scenografi Alessandro Fraia, Giorgia Lauro
Produzione Tradizione e Turismo, centro di produzione teatrale, Teatro Sannazaro in collaborazione con ACTS – Master in Arti Performative Teatro pedagogia e didattica dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Lo spettacolo ha debuttato nell’ambito del Ctf2022

L’azione si svolge in un futuro prossimo in una città imprecisata dell’Occidente. La Cina ha espanso la propria influenza economica, strappando definitivamente ai paesi occidentali la supremazia sul mercato mondiale ed esportando il proprio sistema di controllo sociale. Una sola app regola le vite delle persone: è un unico ecosistema digitale che raccoglie diversi social e consente l’accesso a ogni tipo di servizio e pagamento. La vita della collettività è disciplinata dai crediti sociali: ogni azione dei cittadini è controllata dal governo che assegna loro un punteggio, in base al quale ne stabilisce l’affidabilità. Il denaro contante non esiste più, le transazioni vengono fatte principalmente in euro e in π (PiGreco), una delle principali criptovalute in circolazione. Il lavoro – che si è evoluto quasi del tutto in modalità smart, accentuando la capillarizzazione delle competenze e il disgregamento sociale – è l’unica vera ragion d’essere degli individui: svaghi e vita emotiva sono soltanto brevi e contingentati momenti di pausa tra un turno e l’altro.

Gli NFT (oggetti digitali con un codice identificativo univoco) hanno quasi del tutto sostituito le arti figurative e plastiche. Il metaverso è diventato l’unico possibile orizzonte di relazione e rappresentazione, dove vivere esperienze altrimenti irrealizzabili.

L’ambiente dove si svolge la storia è un piccolo appartamento, sobrio e ordinato, minimale ma tecnologico. Il colore dominante è il bianco, simbolo del rigore delle regole imposto dal sistema. Sullo sfondo, un mega schermo dietro il quale, di tanto in tanto, apparirà, in trasparenza, uno dei protagonisti della storia e sul quale verranno proiettate le immagini provenienti dal metaverso. Nel piccolo appartamento vive la famiglia Donati. Perseo e Atria, lavoratori precari, cercano, con l’aiuto dello Stato, di uscire dalla soglia di povertà, traguardo che il governo cerca di incentivare i cittadini a raggiungere in tutti i modi possibili. Hanno due figli: Alhena, ventidue anni, e Izar, ventisette. Izar vive rinchiuso nella sua stanza. Dopo la laurea in ingegneria informatica ha lavorato per un paio d’anni in un’azienda, ma, dopo essere rimasto coinvolto in un grave episodio di cyber-crimine ai danni di un Ministero, è stato arrestato. Scontata la pena, sembra non essersi mai del tutto ripreso psicologicamente: oggi vive nel metaverso, alienato dalla società e lontano dalla famiglia, con la quale, sebbene conviva nella stessa casa, ha rapporti pressoché inesistenti. Sua sorella Alhena studia criogenetica all’università. Si paga gli studi lavorando come content creator su una app che le consente, attraverso un software di modifica del viso e della voce, di apparire molto più vicina agli standard di bellezza apprezzati dal suo pubblico. Insoddisfatta del proprio reale aspetto, sogna di modificarlo realmente, e di poter vivere lontano dalla famiglia. Per la famiglia Donati il quotidiano è scandito dai rapidi scambi e dalla poca comunicazione, frutto della mancanza di tempo, dello stress e della deprivazione del sonno causata dagli interminabili turni di lavoro e da una incessante presenza on-line. Un Quadro statale, corrotto e senza scrupoli, si offre finalmente di aiutarli a uscire dalla soglia di povertà, proponendogli un lavoro stabile: Atria come data-tagger, inserendo descrizioni di foto e video per il metaverso, Perseo come «spazzino di internet», anello più basso di un sistema concepito per cancellare dal web errori, fake news e contenuti soggetti a censura. Ma cosa chiederà in cambio? Alhena, intanto, comincia a pensare che una vita diversa è possibile. La ricerca tecnologica, unita alla dominante ideologia transumanista ha, infatti, dischiuso possibilità e evoluzioni del tutto nuove per il genere umano. È possibile cambiare il proprio involucro esterno a piacimento, trasferendo la propria identità da un corpo all’altro, grazie a speciali “mini-hard disk ”sistemati dietro la nuca, in grado di archiviare ricordi, emozioni e conoscenza. Questi corpi-involucri intercambiabili provengono da donatori prematuramente scomparsi. Si tratta però di una tecnologia ancora sperimentale, alla quale il governo ha rigidamente regolamentato l’accesso, alimentando così il mercato nero: un dark web dei corpi virtuali, dominato da organizzazioni criminali che vendono involucri di contrabbando. Izar, dal canto suo, rinchiuso nel suo mondo virtuale, sembra più felice della sorella. Forse perché nel metaverso ha incontrato Xe, una ragazza di cui si è innamorato. Anche lei è un hikikomori, ma la sua sensibilità e la sua spontaneità sono per Izar una boccata d’aria, una delle poche ragioni che lo tengono ancora attaccato alla vita. L’altra è la sua passione per la cybercultura, per il mondo del gaming e degli hacker. Il metaverso per Izar è l’unico orizzonte possibile, e Xe la risposta alle sue inquietudini. Vorrebbe incontrarla, ma per farlo dovrebbe superare il blocco che lo costringe in quella stanza e uscire nel mondo reale… Xe, però, non è stata del tutto sincera con lui. C’è qualcosa che Izar non sa di lei… L’equilibrio precario della famiglia deflagrerà in un finale inatteso. Sarà Izar a imprimere una svolta definitiva alle vite alla deriva dei Donati. E lo farà nell’unico modo che conosce: attraverso il proprio computer, creando un virus che contagerà e distruggerà l’intera rete.

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dal lunedi' al venerdi' Orari: 10.00 /13.00 - 16.30/19.30